Diamo un futuro alla memoria di Leonardo Sciascia

«“La giustizia siede su un perenne stato di pericolo”. Sciascia e la difesa di un’Europa unita nel diritto».

XVI Leonardo Sciascia Colloquium 2025

L’intera opera di Sciascia è un lungo, ininterrotto discorso sulla giustizia e sul di- ritto. Il XVI LEONARDO SCIASCIA COLLOQUIUM rappresenta un’occasione preziosa per approfondire questo dialogo, rileggendolo alla luce dell’attenzione particolare con cui l’autore volle porre le questioni fondamentali a esso sottese nel contesto europeo e nella prospettiva del superamento delle sue divisioni. L’occasione di una celebrazione ci ha inizialmente motivato in questa scelta: nell’ottobre del 1984 fu infatti organizzato a Strasburgo, nella sede del Parlamento Europeo, un convegno sullo stato della giustizia in Europa esaminando, per primo, «Il caso Italia».
A quel convegno Sciascia non poté presenziare, ma fece pervenire una relazione che, riletta quarant’anni dopo, risuona come un ‘testimone’ da riprendere con rinnovato senso di urgenza. L’amministrazione della giustizia in Italia, dichiarava allora lo scrittore, è un problema gravissimo «che sempre più s’involve e com- plica». Affrontarlo, significa «agitarlo in Europa, nell’Europa che si dice libera, nell’Europa delle democrazie di cui l’Italia è parte». In Europa, ovvero in quello spazio che Sciascia, per riprendere un altro passaggio della sua opera, voleva unito in «quanto di più laico ci sia nel patrimonio della storia degli uomini, e cioè dal diritto». Laico, vale a dire al di sopra o al di là della «santificazione» dei localismi, di «quelli che Voltaire chiamava “délits locaux”, delitti locali, delitti che sono delitti al di qua di un confine e non lo sono più al di là, appena superato».
Insomma, sembra dire Sciascia, ai localismi della giustizia solo il diritto può porre rimedio, riattivando quella dialettica tra particolare e universale che innerva tutta la sua opera, dalle cronache alle ricerche storiche, dai saggi ai grandi romanzi.
È appunto il rapporto dell’individuo con la giustizia e di questa con una unità – per cominciare europea – in cui si esplichi l’universale ragione del diritto, la grande questione attorno alla quale il Colloquium riunisce letterati e giuristi nella convinzione che l’opera dello scrittore siciliano offra importanti spunti per incrociare gli sguardi degli specialisti dell’una e dell’altra disciplina. Così si comprendono gli assi di ricerca che sono stati individuati e corrispondono ai temi letterari e giuridici attorno ai quali si cristallizza in modo saliente la dialettica sciasciana tra giustizia e diritto: la tutela e promozione del valore della DIGNITÀ UMANA che è tanto un architrave del costituzionalismo europeo del secondo Novecento, e dunque del contemporaneo discorso giuridico, quanto dell’opera sciasciana; lo STATO DI EMERGENZA come declinazione problematica del concetto di Stato di diritto, momento eccezionale in cui il diritto smarrisce la sua essenza di «limite» per diventare mero rivestimento di una smisurata volontà politica; la PRESUNZIONE DI INNOCENZA, legata peraltro a quel rapporto tra diritto e informazione che è stato oggetto dell’interesse di Sciascia; la questione della TORTURA e quella ad essa connessa della pena di morte.
                        

Quando
14 novembre 2025 11:00 a 15 novembre 2025 17:00
Posizione
Piazza Venezia, 6
00187 Roma - RM
Italia
Contatto